martedì 4 marzo 2014

Come possiamo aiutarti se sei un giovane imprenditore

Sei un giovane imprenditore che pensa di iniziare un'attività in italia?
Possiamo aiutarti ad evitare un grande errore.
L'italia è in fondo alle classifiche internazionali dei paesi dove conviene iniziare un'attività.
Nella classifica di Doing Business: http://www.doingbusiness.org/rankings
L'italia è al 65° posto per i paesi dove svolgere un'attività, al 90° per i paesi dove iniziare un'attività, e al 138° per la tassazione.

Cifre che fanno subito capire che per un giovane imprenditore l'italia non è la scelta giusta.
Molti però non sanno come aprire un'impresa all'estero. Non hanno supporto. Pensano sia impossibile. E quindi aprono comunque in italia per trovarsi poi sommersi da tasse (scollegate dal reddito: in italia si paga anche se non si guadagna, fatevelo spiegare prima di aprire), burocrazia, tempi lunghissimi, contratti capestro, spese fisse, banche che non danno credito, sanzioni amministrative che arrivano al primo errore formale o presunto tale (perchè anche se non avete fatto alcun errore dovete dimostrare voi di non averlo fatto).
Una volta sommerso da tutto questo, il giovane imprenditore pensa che semplicemente fare impresa non è cosa per lui, e lascia perdere, dopo aver perso centianaia di migliaia di euro.

Quindi la scelta di "iniziare" in italia e poi vedere se spostarsi all'estero non è la migliore. La scelta migliore è partire direttamente all'estero, in paesi dove le imprese vengono lasciate crescere e prosperare. Dove chi ha capacità imprenditoriali le può riversare nel suo lavoro e non in migliaia di rivoli burocratici che succhiano la forza dell'imprenditore.

Se sei un giovane imprenditore e vuoi iniziare il tuo business noi possiamo darti il supporto di cui hai bisogno.

Se la tua idea è particolarmente interessante, possiamo anche entrare come soci e fornirti il supporto gratuitamente apportando le nostre competenze.


domenica 2 febbraio 2014

Delocalizzare è costoso?

Si pensa che la delocalizzazione sia costosa e quindi riservata a grandi imprese.
Ma è vero il contrario.
La delocalizzazione porta una drastica riduzione dei costi, ed è perciò consigliata soprattutto alle nuove imprese che vogliono crescere ed affermarsi.

Ci limitiamo a fare un esempio semplice, riferito ad un caso reale che abbiamo seguito: una nuova start-up tecnologica con soli 3 dipendenti.

Quando costa mantenere 3 dipendenti in Italia? Il cuneo fiscale è pari al 120% quindi pagare 3 dipendenti equivale a versare lo stipendio netto per 7 persone.

In Svizzera il cuneo fiscale è del 20%. Cioè significa che pagare lo stipendio a 3 dipendenti equivale ad un costo lordo per 3,5 persone.

Il costo del personale di questa piccola impresa tecnologica si è quindi dimezzato spostandosi in Svizzera.

Aggiungiamo che i futuri utili saranno tassati tra il 5-15%, mentre in Italia si andrà a pagare complessivamente più tra il 50-60%. E si capisce perchè questa piccola impresa avrà molte più probabilità di crescere e prosperare ora che si è trasferita all'estero, rispetto a quelle che avrebbe avuto rimanendo in Italia.  


Perchè alcuni professionisti e associazioni sconsigliano di delocalizzare?

Questo è un argomento molto delicato. E ci teniamo a dire che si parla di "alcuni" e non di "tutti".
Infatti ci sono in Italia molti professionisti che hanno a cuore il bene dell'impresa e la consigliano per il meglio, il meglio attualmente consiste nello spostarsi oltre confine.

Alcuni, però, fanno un vero e proprio terrorismo, qual è la ragione? E' abbastanza ovvia in realtà.

Se un professionista non ha le competenze per gestire una società fuori dall'Italia, il trasferimento dell'impresa e dell'imprenditore all'estero significa una sola cosa: perdere il cliente.
L'imprenditore, infatti, una volta trasferito, non avrà più bisogno  del lavoro del professionista per gestire le pratiche burocratiche e fiscali italiane.

Perciò alcuni professionisti mettono, in modo a nostro parere assolutamente scorretto, ma anche comprensibile, davanti il loro reddito e la loro attività, piuttosto che il reddito e l'attività del loro cliente.

Consigliandogli perciò di rimanere assolutamente in Italia e alcune volte facendo terrorismo su ciò che si trova all'estero.

Come detto questo è un comportamento attuato da chi non vuole perdere un cliente, ma che noi consideriamo assolutamente scorretto.


Delocalizzare di aziende innovative

Quando si pensa alla delocalizzazione, spesso la mente va alle produzioni a basso valore aggiunto trasferite in paesi dove il costo del lavoro è molto più basso.

Questo è un caso di delocalizzazione. Ma non è il più frequente. Molti imprenditori decidono di trasferirsi in paesi dove il costo del lavoro non è la variabile fondamentale.

Quello che si va a ricercare è la semplicità burocratica, un fisco amico, tempi rapidi, facilità nel riscuotere i crediti, una tassazione corretta. Tutto ciò che è impossibile trovare in Italia.

Le imprese di cui siamo soci, avendo seguito la loro delocalizzazione, sono per la maggior parte imprese innovative e sono guidate da imprenditori Italiani, che vogliono lavorare in un paese che non li consideri dei nemici.

E' difficile delocalizzare all'estero?

Trasferire l'azienda all'estero è più facile di ciò che sembra. Soprattutto se si viene affiancati da persone che l'hanno già fatto e non occorre quindi imparare da zero come muoversi.


La delocalizzazione, poi, non è necessario sia fatta dall'oggi al domani. Come vi consigliamo di procedere?

Prima di tutto aprite la nuova società all'estero. Dopo di che comprate/locate lo stabile dove si svolgerà l'attività. Fatto questo cominciate, con calma e tranquillità, a spostare qualcuna delle attività aziendali nella nuova sede.

Le cose fatte con calma sono sempre quelle fatte meglio.

Perchè rimanere in Italia?

Affrontiamo la questione da un'angolazione opposta: perchè imanere in Italia?

 Lasciamo perdere l'amor patrio che è uno sentimento nobile ma  non può essere incluso tra le razionali scelte economiche di costi/benefici fatte da un imprenditore avveduto.

I vantaggi nel rimanere in Italia sono veramente pochi, possiamo fare un breve elenco:

-la lingua: questo è forse il principale ostacolo ad allontanarsi dall'italia, non conoscere la lingua e pensare che questo sia un impedimento insormontabile. Così non è. In Svizzera, ad esempio, si parla italiano, e questo già risolve il problema.

-allontanarsi da casa: questo è l'altro impedimento, alcuni amano il "casa e bottega" e quindi non vogliono aprire oltre confine perchè ciò comporterebbe un viaggio (che spesso non è superiore ai 30/60 minuti per andare al lavoro).
Anche questo problema si risolve prendendo casa nel nuovo paese.

Oltre a queste motivazioni, non c'è in realtà alcuna altra ragione per intestardirsi a fare impresa in un paese che, al netto dei proclami e delle dichiarazioni d'intenti, fa di tutto per rendere impossibile la vita agli imprenditori.

Start-up, farla partire subito all'estero

In questo momento stiamo lavorando con molte Start-up di imprenditori italiani.

Molti sono tentati di iniziare l'attività in italia (magari perchè è più vicino a casa, o perchè hanno in uso un piccolo ufficio, o per tante piccole comodità).

Ma questa è una scelta sbagliata. Come sanno tutti i giovani imprenditori che con entusiasmo hanno lanciato una Start-up in Italia, per accorgersi poco dopo la costituzione dell'SRL che la maggior parte del loro tempo doveva essere dedicato alla burocrazia italiana e non a far crescere il proprio progetto industriale.

Si accorgevano al primo bilancio, che lo stato voleva più della metà dei loro utili.
Si accorgevano che per assumere un dipendente dovevano pagare una volta e mezza il suo costo allo stato.
Si accorgevano delle centinaia di piccoli e grandi adempimenti (per la maggior parte inutili) che succhiavano il tempo all'imprenditore impedendogli di lavorare.

Queste sono tutte cose che un imprenditore che ha già lavorato in Italia conosce e può confermare, un giovane imprenditore, parte invece con tutto l'entusiasmo per una nuova impresa, convinto che la sua idea avrà successo, e scopre solo in un secondo momento che l'Italia farà di tutto per impedirgli di avere successo. 

Per questo il nostro consiglio è di iniziare subito nel modo giusto: lanciando la propria Start-Up fuori dall'Italia. Noi siamo qui per aiutarvi e possiamo farlo senza alcun costo.